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Varanasi: la “città sacra” per induisti e buddhisti

Alla scoperta della città indiana e di tutte le sue meraviglie.

L’india esercita un fascino particolare sui visitatori che rimangono affasciati da luoghi spirituali come Varanasi. La città sacra indiana è uno dei più antichi centri abitati nel mondo. Tra le sue strade si mischiano i sapori delle spezie e dei cibi tradizionali con l’odore delle ceneri. La frenesia degli ambulanti si mescola con i canti funerari e i turisti si sentono immersi in un altro mondo.

La città si trova nello Stato federato dell’Uttar Pradesh nel nord est dell’India, ed è uno dei centri più popolosi con i suoi 3 milioni di abitanti. Varanasi è anche un importante snodo ferroviario e nel corso degli anni è diventata la sede di numerose industrie, soprattutto tessili. Scopriamo insieme questa città magica in cui convivono diverse religioni e tradizioni.

Perché Varanasi è considerata la “città sacra”

Varanasi, la città sacra, prende il nome dai due affluenti del fiume Gange che delimitano la città: Varun a nord e Asi a sud. Un’altra leggenda narra che in uno dei quattro Veda (la raccolta dei testi sacri) la città sia chiamata  Kasi che in sanscrito significa risplendere, per questo motivo Varanasi è conosciuta anche come la Città della luce. Secondo la cosmologia indù, invece, la città sarebbe il centro della Terra.

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La sacralità del luogo deriva dal fiume Gange che per gli induisti rappresenta il percorso per arrivare nell’aldilà. Secondo la religione, infatti, i credenti devono recarsi almeno una volta nella vita a Varanasi e immergersi nel fiume da cinque ghat, le scalinate di pietra che si immergono nel fiume, per purificare l’anima e lavare via i peccati. Le acque del fiume sono l’unico punto sulla Terra in cui gli Dei permettono di sfuggire al samasara, il ciclo di morte e reincarnazione a cui nessun umano può sfuggire.

Manikarnika ghat è uno dei ghat più importanti in cui si celebra il Ganga Arti, un rito in cui ci si affida alla divinità Ganga, la personificazione del fiume Gange. Durante la celebrazione i fedeli immergono alcune candele in ciotole adornate di fiori e le lasciano galleggiare sull’acqua, lasciando che i contenitori si spostino con la corrente. Più le ciotole si allontanano dalla riva più prosperità riceveranno i credenti.

Varanasi è un importante centro non solo per gli induisti ma anche per i buddhisti. Infatti, a circa 10 chilometri dalla città sorge il complesso di Sarnath, dove si erge l’albero sacro portato da Bodhgaya sotto cui Buddha ricevette l’illuminazione, nirvana, e iniziò la sua predicazione.

Cosa vedere a Varanasi

varanasi città sacra

In ogni città indiana si può ammirare il fascino della spiritualità e la ricchezza delle tradizioni, ma questo mix culturale è ancora più accentuato a Varanasi. La città sacra offre una vasta scelta di luoghi da visitare, per far vivere al turista un’esperienza di viaggio unica e indimenticabile.

Kashi Vishwanath è un tempio costruito nel 1777 e dedicato a Shiva, ed è chiamato anche golden temple perché il tetto è interamente placcato d’oro. La costruzione è imponente e regale, ma purtroppo non può essere visitata da turisti non induisti. Un altro tempio che sorge nella città sacra è Durga Mandir, edificato nel XVIII secolo in onore della divinità Durga, la madre divina. Al suo interno si praticano riti in  onore della divinità, come il sacrificio di pecore. Questo edificio è chiamato anche il tempio delle scimmie, perché gli animali si accoccolano sul tetto.

Tulsi Manas è un altro tempio, caratterizzato da maestose pareti in marmo bianco decorate con le forme di divinità appartenenti alla mitologia indù.

Nella città indiana sorge anche Banaras Hindu, l’università di Varanasi costruita nel 1916. L’edificio ospita la facoltà di astrologia, sanscrito e musica.

varanasiDopo aver visitato in lungo e in largo la città occorre riposarsi e gustare il cibo tipico che Varanasi offre. Il chaat è uno snack salato fatto di pasta fritta e insaporito con spezie locali. Per chi ama di più il dolce, invece, si può assaggiare il lassi, una bevanda tipica a base di yogurt, acqua, spezie e frutta. Varanasi è anche rinomata per i samosa, fagottini fritti ripieni di verdure.

Perché visitare Varanasi

Ogni città indiana ha un fascino mistico, ma c’è un luogo che racchiude spiritualità e tradizioni senza tempo: Varanasi. La città sacra è frenetica, caotica ma allo stesso tempo è un luogo di purificazione e pace in cui si possono consultare i sadhu – asceti itineranti che hanno rinunciato ai beni materiali – ricevere benedizioni e osservare i fedeli nelle pratiche di abluzione. Il fascino di questa città è custodito anche nelle pratiche funerarie, perché le pire crematorie sul Gange ardono giorno e notte. Questo rito, che potrebbe sembrare triste, si trasforma in un momento di intimità e raccolta, e i turisti possono prenderne parte con rispetto e discrezione.

Varanasi è uno scrigno che custodisce storia, tradizione e spiritualità. Un luogo che non lascia indifferenti ma che colpisce con il suo fascino mistico e le sue tradizioni ancestrali.

 

 

 

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