Trasporto pubblico a Londra
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Viaggiare con il trasporto pubblico a Londra

Per caso hai sentito parlare di Phil Sayer? Era il 2016 quando l’Inghilterra entrò in lutto per quello che, in Italia, è un perfetto sconosciuto. A Londra tutti lo conoscono perché ha registrato un messaggio diventato emblematico almeno quanto i cappellini color pastello della Regina.
Questo messaggio è trasmesso nella celebre Tube, la metropolitana di Londra, e recita: Mind the Gap.
Benvenuto a Londra, metropoli di riferimento per la finanza mondiale ed esempio per le tanti capitali che sembrano non essere mai all’altezza. In particolare quando si tratta di trasporto pubblico.

Dalla pista di atterraggio al Big Ben

Per cominciare il tuo viaggio a Londra, vorrai sapere come raggiungere la città dai principali aeroporti. Heathrow, Gatwick, Stansted, Luton e London City sono collegatissimi alla rete dei trasporti pubblici. La soluzione più veloce ed efficiente è di solito il treno Heathrow Express, che raggiunge il centro di Londra in circa 15 minuti. Altri servizi simili sono il Gatwick Express o il Stansted Express. Questi treni sono un po’ più costosi rispetto alle altre opzioni, ma garantiscono un viaggio molto veloce.

La metropolitana

Una volta arrivato in città, scoprirai che la rete di metropolitana di Londra, chiamata “Tube”, non ha eguali. Nota per la sua efficienza e copertura estesa comprende undici linee contrassegnate con colori e nomi unici: la Central Line (rossa), la Piccadilly Line (blu scuro) o la Jubilee Line (argento). I treni sono frequenti, in più venerdì e sabato su alcune linee il servizio è attivo h24.

Ricorda che durante le ore di punta potresti trovare i treni affollati, quindi consigliamo di evitare gli spostamenti nelle fasce orarie più affollate.

L’autobus e il tram

Considera anche l’opzione di prendere l’autobus, che è un’alternativa economica e ti offre l’opportunità di ammirare la città mentre ti sposti. I bus di Londra sono numerosi e collegano efficacemente tutte le principali attrazioni e quartieri. Ricorda di utilizzare la tua Oyster Card, una carta prepagata, per pagare i biglietti sui mezzi e risparmiare tempo.

Prova anche i tram: per questi è degna di menziona la rete “Tramlink“, che copre principalmente le zone sud della città, come Croydon e Wimbledon. I tram offrono un modo comodo per spostarsi in queste aree e sono collegati con altre opzioni di trasporto pubblico.

Auto e bike sharing

Se desideri esplorare la città in modo più sostenibile e attivo, Londra offre anche opzioni di sharing come auto, biciclette e monopattini. Il servizio di car-sharing è ampiamente disponibile, consentendoti di noleggiare un’auto per brevi periodi di tempo e pagare solo per il tempo effettivo di utilizzo. Per gli amanti delle due ruote, puoi accedere a biciclette pubbliche con il servizio “Santander Cycles”, che offre numerose stazioni di noleggio in tutta la città. Inoltre, i monopattini elettrici stanno diventando sempre più popolari, offrendoti una modalità di trasporto comoda ed ecologica.

Il treno

Londra ha anche una rete ferroviaria ben sviluppata che collega la città alle zone circostanti. Ci sono diverse stazioni ferroviarie importanti, come la stazione di Paddington, King’s Cross e il suo binario 9 e 3/4, Victoria e Liverpool Street, che offrono collegamenti verso altre città del Regno Unito. Questi treni sono gestiti da diverse compagnie ferroviarie, come la London Overground, la Southeastern, la South Western Railway e molte altre.

Trasporto fluviale

Oltre a essere una giungla di strade d’asfalto, Londra ha un’altra via molto famosa e percorribile: il Tamigi. Esiste un servizio di trasporto pubblico fluviale lungo il fiume noto come “River Bus” o “River Thames Services”. Questo è un modo unico ed emozionante per spostarsi in città, offrendo una prospettiva panoramica delle attrazioni lungo il Tamigi come la Torre di Londra, il London Eye, l’O2 Arena e Greenwich.

Ricorda che per diventare un vero londoneer un passaggio alla metro dovrai farlo, di modo da fare tuo il celebre motto: “Keep Calm and Carry On!”

 

Photo Credits
Foto di Martin Dunst da Wikimedia

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