India e Yoga
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India: un itinerario nella storia dello Yoga

Flessibile come un gatto, solido come un cane, spensierato come un bambino. Lo Yoga è un flusso, che da queste posizioni si riflette nella vita. Speranza di stabilità per menti sfuggenti, ha attratto masse di adepti con esiti più o meno positivi.
Spogliandolo della sua capitalizzazione ne rimane il cuore sereno e limpido, dove l’Uomo si mette in ascolto con il silenzio della mente. È l’esperienza che ti proponiamo attraverso questo viaggio in India, tra le tappe principali che hanno forgiato la disciplina di tanti yogini.

Varanasi: dove il tempo è immobile

Il tuo viaggio inizia a Varanasi, la città sacra situata sulle rive del Gange a metà strada tra Himalaya e Golfo del Bengala. Sali su un risciò e segui le orme dei maestri yogi lungo i ghats: si tratta di scalinate sul fiume Gange, dove si tuffano i pellegrini o avvengono cerimonie funebri. Imperdibile il rito notturno al Dashashwamedh gath, dove i sacerdoti Hindu si riuniscono per celebrare l’antico rituale del fuoco, l’Aarti.

Trovare una guida esperta – insieme al viaggiare in una stagione dove non ci sono inondazioni – è il modo migliore per fare questo tour spirituale sulle rive del fiume.
Vedrai ogni mattina, come il sorgere del sole illumina le acque sacre spingendo i devoti e gli yogi a immergersi in pratiche millenarie.

Rishikesh: la culla del bambino

Da Varanasi, ti dirigi verso Rishikesh, la culla del Nirvana. Questa pittoresca città sulle sponde del Gange è un’oasi di tranquillità e meditazione. Qui, tra le maestose montagne dell’Himalaya, perfino il più scettico tra gli scettici rimarrà affascinato dagli insegnamenti tramandati di generazione in generazione dai saggi. Rishikesh è il luogo dove i Beatles hanno incontrato il Maharishi Mahesh Yogi, portando lo yoga all’attenzione del mondo occidentale. E di conseguenza i dischi migliori del rock, come il White Album.
I viandanti consigliano di alloggiare nei cosiddetti “ashram”, centri per l’apprendimento spirituale. Sono luoghi dove entrare in contatto con la popolazione del luogo, mantenendo un decoroso risparmio sul posto letto. Ogni giorno potrai meditare fin dalle prime ore dell’alba, condividere i pasti e workshop con altri studenti.

Certo, non si vive di sole preghiere. Eppure la stessa alimentazione è influenzata dalla filosofia di vita del luogo: dimenticati alcolici e carni dunque, sì al menu vegetariano.

Khajuraho: simbolo dell’Armonia

La tua avventura continua a Khajuraho dove è scritta, nell’enorme plesso di templi Hindu e Jain, l’ode all’armonia tra corpo sensuale e spirito. Il plesso monumentale è imperdibile, essendo un esempio unico al mondo di architettura medievale indiana. Delle 85 strutture innalzate nell’antichità, solo 20 sono rimaste in piedi. Pertanto sono, ancor di più, conservate benissimo. Le decorazioni spiccano per i temi, appunto elegie di amore e vita che confermeranno inequivocabilmente l’India come terra di origine del Kama Sutra, il volto corporeo della dimensione spirituale.

Mysore: la Hogwarts dello Yoga

Il tuo viaggio raggiunge il suo culmine a Mysore, la casa della tradizione Ashtanga Vinyasa Yoga. Una visita in questa città del sud dell’India, ti renderà un mago – spesso diplomato – dello yoga. Solo qui hai l’opportunità unica di studiare con gli eredi diretti dei grandi yogi del passato, affinando la tua pratica in un’atmosfera di devozione e rispetto.

Oltre alla dura scuola, concediti un affascinante tour nell’India profonda. Assaggia il latte di cocco venduto agli stand locali, respira a pieni polmoni le spezie vendute in sacchi di juta, prendi una generosa cucchiaiata di curry e avvolgiti in un sari. Alzando gli occhi e distaccandoti dalla spiritualità, coglierai inoltre una delle regge più opulente al mondo: il Palazzo di Mysore, appunto. Seconda attrazione indiana per numero di visite, dopo il Taj Mahal, è stata la casa dei Maharaja di Mysore per cinque secoli, fino al 1950.

 

Photo Credits
Foto di Navdeep Panwar – Unsplash

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