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Le isole Eolie, tra vulcani e leggende millenarie

Le isole Eolie sono 7 isole di origine vulcanica che emersero durante il Pleistocene, un milione di anni fa, e da quel momento vulcani ed eruzioni ne hanno più volte modificato l’aspetto e le dimensioni. Ad oggi l’arcipelago si estende su una superficie di 115 kmq e le isole sono disposte come a formare una grande Y con Vulcano all’estremità sud, Alicudi all’estremità Ovest e Stromboli all’estremità Est. Panarea si ritiene essere la più antica, in seguito si formarono Filicudi e Alicudi, mentre Salina e Lipari si formarono invece in due momenti diversi a seguito di diversi eventi tettonici. Le più recenti sono Vulcano e Stromboli che sono anche le uniche ad avere un vulcano attivo. Nelle isole di Lipari, Panarea e Vulcano sono presenti, inoltre, acque e fanghi termali che ci testimoniano come le isole siano ancora molto vive da un punto di vista geologico. Nella Terra, negli ultimi 2 milioni di anni, si sono formati migliaia di vulcani e molti di essi hanno dato origine ad eruzioni rimaste nella storia. Legati ad essi si sono sempre tramandati rituali magici, preghiere e sacrifici che testimoniano la paura ma anche un profondo rispetto che l’uomo ha verso queste forze della natura. Le eruzioni in passato venivano viste come manifestazioni d’ira da parte delle divinità. Questa è solo una delle leggende che riguardano le Isole Eolie.

Leggende millenarie sulle Isole Eolie

Secondo la leggenda il nome delle isole sarebbe riconducibile a quello di Eolo, Dio del vento, il quale sarebbe stato incaricato da Zeus di domare i venti e tenerli in custodia all’interno di un otre, un antico recipiente di pelle di capra, nell’isola di Lipari. Lo stesso otre viene citato anche nell’Odissea e sarebbe stato donato a Ulisse da Eolo per tornare ad Itaca, ma purtroppo alcuni marinai, convinti di trovare un tesoro, aprirono l’otre scatenando una tempesta che fece naufragare Ulisse. In realtà però gli archeologi scoprirono che in antichità le isole erano deserte, forse per via dell’intensa attività vulcanica, e furono popolate solo in epoche successive a quella dei poemi Omerici. 

Uno dei miti più misteriosi è quello legato alla presenza delle sirene, ovvero creature con il corpo da donna e la coda di pesce, nelle isole Eolie. Il mito narra che le sirene traghettavano le anime dei morti nell’aldilà passando prima dalle isole Eolie, in modo da far vedere loro per l’ultima volta la bellezza della natura. Il mito delle sirene è ancora oggi uno dei più sentiti e amati dal popolo eoliano, infatti sono numerosi i richiami a questa figura nel campo dell’intrattenimento o nei souvenir. Vulcano invece in passato era considerata un’isola sacra, poiché i Greci pensavano che lì Efesto, il Dio del fuoco, avesse le sue fucine. Infatti il nome attuale dell’isola proviene dalla mitologia Romana, poiché Vulcano è il nome latino del Dio Efesto. Vulcano, inoltre veniva considerata l’isola dei morti in quanto, secondo la mitologia, a Vulcano venivano effettuati riti sacri per purificare le anime dei defunti.

La fantasia degli scrittori del passato ha donato alle isole leggende e miti, tali da renderle una meta attrattiva ma ritenute allo stesso tempo pericolose da esploratori e marinai che iniziarono ad esplorarle dopo diversi secoli. 

Tra miti e leggende, le isole Eolie sono oggi un vero paradiso che accoglie tantissimi turisti, soprattutto durante i mesi estivi, attratti da mare, storia, mitologia ed una biodiversità unica al mondo.

Photo Credits

Foto di Matteo Basile da Pexels

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